
1782 Nasce a Genova il 27 Ottobre in via Fossa del Colle (poi Passo di Gatta Mora) da Antonio e Teresa Bocciardo. Sotto la guida del padre apprende la tecnica del mandolino e quello della chitarra; solo successivamente abbraccia lo studio del violino sotto la direzione di Giovanni Costa maestro di cappella della cattedrale di Genova, quindi dell'operista Francesco Gnecco.
1795 Dopo aver tenuto diversi concerti in varie chiese di Genova, si reca a Parma a studiare con Alessandro Rolla che lo affida a Ferdinando Paër, ma questi in partenza per Vienna, lo indirizza a Gaspare Ghiretti che gli impartisce lezioni di contrappunto e composizione.
Descrivere la personalità artistica ed umana di Paganini non è cosa semplice. In lui convivono e si intrecciano diversi aspetti, tutti ugualmente importanti per una conoscenza minimamente approfondita. Paganini grande violinista e incantatore, Paganini compositore, Paganini esecutore e direttore d'orchestra, Paganini divo romantico, Paganini uomo attento alla sua epoca ed ai suoi colleghi.
L'aspetto del virtuoso del violino è certamente il dato più noto. In questo campo, il musicista genovese, erede della scuola violinistica italiana, porta alcuni elementi di tecnica a orizzonti ed a limiti mai raggiunti prima.
La sua opera prima, i 24 Capricci per violino solo, se da un lato guardano alla scuola di Corelli, Tartini, Locatelli, Viotti dall'altro prefigurano un modo del tutto nuovo di suonare il violino. Modo nuovo e romantico. Paganini è figura romantica nel senso pieno del termine e si affaccia sulla scena internazionale anticipando altri virtuosi celebri: Liszt, Chopin, Thalberg, ed in modo diverso, Berlioz.
Ciò che Paganini applicò al violino, Liszt lo sperimentò sul pianoforte e Berlioz all'orchestra. Le possibilità espressive e timbriche scoprono nuovi orizzonti. Paganini è l'uomo che afferma che "occorre fortemente sentire per far sentire", è il personaggio dal temperamento irrequieto ed appassionato che gira tutta l'Europa in carrozza, che colleziona amori diversi, che si dedica interamente alla musica come necessità vitale. Ma Paganini è anche esecutore attento e studioso della musica di Beethoven, dei suoi quartetti e delle sue opere orchestrali, dirige alcune opere del suo amico Rossini, incoraggia anche finanziariamente il giovane Berlioz vedendo in lui l'erede di Beethoven.
La scuola strumentale italiana con Paganini, fa suoi spunti e strutturazioni formali di derivazione operistica, dando vita a composizioni giocate a metà strada tra l'esuberanza romantica e la compostezza classica.